Teresa Bellucci, deputata di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Affari Sociali, nonché responsabile del dipartimento Terzo settore del partito della Meloni ha presentato una mozione al Governo che, come lei stessa afferma «mira a promuovere e valorizzare il Servizio Civile Universale nel suo ruolo di “difesa civica” dei valori della patria».
«È necessario mettere al centro del dibattito parlamentare il tema del servizio civile universale, – continua la Bellucci – il quale è sotto attacco e snaturato dalla gestione disordinata e confusionaria della ministro Fabiana Dadone».
“Per Fratelli d’Italia, – aggiunge in una nota la parlamentare – il servizio civile universale deve essere ricondotto al suo ruolo primario, ovvero quello della difesa non armata della patria contribuendo, altresì, all’educazione e alla formazione civica, sociale e culturale dei giovani. Per questo, dopo un’attenta attività di ascolto con le realtà del Terzo settore e di rappresentanza del servizio civile, abbiamo presentato una mozione che mira a promuovere e valorizzare il Servizio Civile Universale nel suo ruolo di “difesa civica” dei valori della patria”.
Nella mozione presentata si sottolinea sia che “l’ipotesi di un ulteriore intervento di revisione normativa proposto dalla ministra Dadone ha destato non poca sorpresa tra le rappresentanze dei soggetti interessati, in quanto rischierebbe di rendere nuovamente indeterminato il contesto organizzativo in cui saranno chiamati a operare gli enti e i giovani” sia la forte preoccupazione che “il disegno di legge spinga verso una qualificazione del servizio civile sempre più orientato alle politiche attive del lavoro, travisando le finalità che la normativa attribuisce ad esso e con il rischio che obiettivi incoerenti con la natura del servizio civile e con le possibilità organizzative degli stessi enti promotori (non profit e pubblici) disattendano le aspettative dei giovani e aumentino la disaffezione verso le istituzioni”.
“Vogliamo impegnare il governo – prosegue la Bellucci – a fornire una risposta strutturata alla necessità di rendere efficiente il servizio civile universale chiedendo, in particolare, risorse strutturali per il Fondo nazionale dedicato, il potenziamento del numero di operatori volontari da impiegare nei progetti e la valorizzazione del confronto svolto dalla Consulta nazionale per il servizio civile, esaltando il ruolo della collaborazione tra i protagonisti del pubblico e del privato sociale. Adesso, dopo tanti rinvii, ci aspettiamo di assistere a un giusto dibattito e all’approvazione di impegni da parte del governo e della maggioranza a piena garanzia e tutela del servizio civile e del miglior sviluppo dei nostri giovani”.
In particolare al punto 4 della mozione si chiede al Governo di “adottare iniziative per rafforzare il ruolo di consultazione, riferimento e confronto svolto dalla Consulta nazionale per il servizio civile valorizzando il ruolo della collaborazione quale elemento imprescindibile per una piena e corretta attuazione del servizio civile, con particolare riguardo al Piano triennale di cui all’articolo 4 comma 1, del decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40”.
Tra gli impegni chiesti al governo anche quello di “assumere iniziative volte a favorire un potenziamento del numero di operatori volontari da impiegare nei progetti in cui si articolano i programmi di intervento del Servizio civile universale”.